Riccio o Volpe? Uno e molteplice nel pensiero degli antichi e dei moderni
VANNA MARAGLINO (cur.), Riccio o volpe? Uno e molteplice nel pensiero degli antichi e dei moderni,
Cacucci Editore (Biblioteca della tradizione
classica, 15), Bari 2016, E. 14 (ISBN 9788866115427)
Prefazione di Olimpia Imperio
Renzo Tosi, Il riccio e la volpe nella tradizione proverbiale (e Archil. Fr. 201 W.2)
Marco Caratozzolo, Il riccio e la volpe di Isaiah Berlin: un’antinomia dostoevskiana?
Bernhard Zimmermann, Zwischen Fuchs und Igel oder Probleme der Literaturgeschichtsschreibung: ein Werkstattbericht aus der Arbeit am ‚Handbuch der griechischen Literatur der Antike‘
S. Douglas Olson, Ricostruire commedie perdute: uno sguardo da riccio
Glenn W. Most, Eraclito tra volpi e ricci
Mauro Tulli, Astuzia e forma letteraria: Platone
Mario Vegetti, Platone o l’unità impossibile
Indice dei nomi
Indice dei passi citati
«La volpe sa molte cose, ma il riccio ne sa una, grande»: icastico quanto enigmatico, l’aforisma archilocheo esercita da secoli una irresistibile fascinazione. A partire dalla dialettica che s’innesca tra le due opposte Weltanschauungen evocate, antichi e moderni hanno costantemente dibattuto sulla preferenza da accordare alle doti di astuta e versatile flessibilità che nella tradizione favolistico-sapienziale vengono generalmente accordate alla volpe, rispetto a quella coriacea e tetragona coerenza che sembra invece rappresentare la virtù precipua del riccio. A questo aforisma si ispira il titolo del presente volume, che raccoglie gli Atti di una Giornata Internazionale di Studio organizzata a Bari il 31 marzo 2014 dal Centro Interuniversitario di Ricerca di Studi sulla Tradizione. In questa occasione, specialisti di molteplici settori delle Humanities si sono confrontati su un tema epistemologicamente assai fertile, che può essere variamente declinato in tutti gli ambiti del sapere.