Intervista a Domenico Starnone

Scritto da Rossana Valenti.

Domenico Starnone (Napoli, 1943) è scrittore e saggista. Nel 2001 ha vinto il premio Strega con il romanzo Via Gemito, ripubblicato nel 2020 da Einaudi. Da alcuni suoi libri sono stati tratti film di successo: La scuola e Lacci, entrambi per la regia di Daniele Luchetti, Auguri professore, regia di Riccardo Milani, e Denti, regia di Gabriele Salvatores. Domenico Starnone ha gentilmente accettato di rispondere via mail ad alcune domande per ClassicoContemporaneo.

Tra teofanie e filologia. A colloquio con Daria Gigli

Scritto da Arianna Sacerdoti.

“Una visita a Hölderlin” (Moretti&Vitali, Bergamo 2019) è la prima raccolta poetica edita di Daria Gigli, già Prof.ssa associata di Letteratura greca presso l’Università di Firenze. La prima sezione del libro è dedicata alle teofanie di Deò, Artemide, Eos, Notte, Atena, Selene, Eros, Himeros, Pan, Apollo, Eco, Hermes, Plutone, Estia. Abbiamo intervistato la collega classicista e poetessa Daria, per gettare luce sulla raccolta poetica e sul background di riferimenti ai classici che presenta.

Da Atene alla Silicon Valley: Intervista a Adriano Farano

Scritto da Pierluigi Leone Gatti.

1. La società antica si basava su un sistema produttivo e utilizzava degli schemi economici del tutto differenti dai nostri. Cosa possono insegnare i classici agli imprenditori di oggi?

Intervistato da Walter Isaacson, Steve Jobs una volta disse «Ho sempre pensato di essere un bambino a cui piaceva l’elettronica. Poi ho letto un pensiero di Edwin Land, di Polaroid, sull’importanza di essere individui sospesi tra la disciplina umanistica e quella scientifica: lì ho capito chi sarei diventato». Essere imprenditori al giorno d’oggi, in un mondo così complesso, richiede moltissime competenze. Serve coraggio, inventiva, ma soprattutto un legame con le nostre radici. La più grande eredità del passato consiste in quella che veniva chiamata forma mentis: uno stato mentale analitico ed elastico al tempo stesso che permetta di cogliere le caledoiscopiche sfaccettature dell’essere umano.

Ovidio a due voci: Intervista ad Arturo De Vivo e Giuseppe Zollo.

Scritto da Silvia Condorelli.

Nell’ambito delle celebrazioni ovidiane organizzate dall’Università di Napoli Federico II nel 2017, in occasione del bimillenario dalla morte del poeta di Sulmona, si segnala un’interessante iniziativa dal titolo “Le Metamorfosi di Ovidio. Poesia e logica del cambiamento”1. Si tratta di una conferenza a due voci tenuta dal prof. Arturo De Vivo (Ordinario di Lingua e letteratura latina) e dal prof. Giuseppe Zollo (Ordinario di Ingegneria economico-gestionale), una “contaminazione” che vede l’intersezione di due prospettive di lettura, quella dello scienziato esperto di gestione economico- aziendale e quello dello scienziato attento alle espressioni del mondo classico.

Intervista a Emma Dante

Scritto da Rossana Valenti.

Emma Dante ha gentilmente accettato di rispondere ad alcune domande per Classico-Contemporaneo.

1. Nella sua produzione teatrale, ricorrono diversi titoli che riprendono miti e personaggi del mondo classico: mi riferisco a Medea, Alcesti, Io, Nessuno, Polifemo e al recentissimo Odissea A/R: quando e dove è nato il suo interesse per i classici greci e latini? Quali studi ha fatto?

Ho studiato a Catania, al Liceo classico Cutelli. Poi mi sono iscritta alla Facoltà di Giurisprudenza, e ho frequentato gli studi universitari per circa due anni, ma successiva- mente sono andata a Roma, ammessa alla Accademia di arte drammatica. Con gli studenti dell’Accademia sto preparando la messa in scena delle Baccanti, che sarà allestita nel novembre del 2017...