Saperi umanistici e valutazione - VII. Saperi umanistici e valutazione
* Il testo di A. Pioletti è stato fatto proprio dalle Consulte scientifiche dell'Area 10 come documento conclusivo dei lavori svoltisi nel corso del Seminario nazionale su Saperi umanistici e valutazione.
La difficile definizione dei criteri e gli esiti da più parti contestati della valutazione della ricerca in ambito umanistico dimostrano come non sia stato ancora risolto il problema degli strumenti valutativi da adottare. La ricerca di indicatori quantitativi, analoghi a quelli adottati per le scienze dure, che possano sostituire o ridurre al minimo la valutazione tramite peer review, si è rivelata difficile e talvolta improduttiva. I settori umanistici, infatti, per la multiformità dei loro linguaggi, delle espressioni e dei metodi sono difficilmente riducibili a misurazioni univoche ma non sono impossibili da valutare. È auspicabile, al contrario, l’elaborazione di un modello che tenga conto della singolarità della ricerca umanistica, della varietà dei prodotti che la trasmettono e delle vie attraverso le quali gli studiosi ne riconoscono la qualità scientifica. Una valutazione che intenda premiare le ricerche migliori o che voglia indicare soluzioni al superamento delle criticità deve avvalersi di criteri confrontabili, ma non deve scadere nella fissità di parametri predefiniti che spingono inevitabilmente all’omologazione, alla mortificazione degli slanci innovativi e, molto spesso, all’adattamento opportunistico.
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