La scuola di teatro che vorrei
La scuola di teatro che vorrei descrive, nella forma aperta di una lettera al mondo del teatro, spunti e prospettive provocatoriamente radicali sul tema della formazione artistica. Il divario tra l’idea positivistica della scuola come luogo di insegnamento programmatico per tanti e la natura del teatro come tempo di apprendimento per pochi costituisce – da oltre un secolo – il cuore di un irrisolto dibattito sulla natura e sul destino delle scuole di formazione per attori. La trasmissione dell’esperienza teatrale, l’apprendimento delle sue regole e delle sue eccezioni, le diverse, eppure convergenti tradizioni attoriche sono temi qui accennati con la leggerezza di una visione fantastica, che pure guarda concretamente alla perdita progressiva di senso e valore dell’identità artistica del teatro.
La scuola di teatro che vorrei (The theatre school I’d want) is an open letter to the world of theatre proposing some provocatively radical ideas about art education. The gap between the positivistic idea of the school as programmatic education for the many and theatre as education for the few is at the core of an unresolved debate on the nature and fate of acting schools. Transmitting the experience of theatre, its rules and exceptions, the different and yet converging acting traditions are the topics addressed here with the levity allowed by a fantastic vision, but at the same time with an awareness of the progressive loss of meaning and value of the artistic identity of theatre.
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