La parte oscura di noi. Nota critica a: M. Bettini – G. Pucci, Il mito di Medea. Immagini e racconti dalla Grecia a oggi

Scritto da Antonio Valentini. Pubblicato in: Orizzonti

Nel volume Il mito di Medea. Immagini e racconti dalla Grecia a oggi (Einaudi 2017), pubblicato all’interno della prestigiosa serie “Mythologica”, Maurizio Bettini e Giuseppe Pucci, entrambi antichisti di fama, propongono una brillante esplorazione del mito di Medea, tra antico e moderno. Si tratta di un importante contributo che spicca non soltanto per il rigore filologico ma anche per la particolare densità e profondità dell’analisi teorico-critica. Il volume si compone di due parti: nella prima – “Il racconto di Medea” – Maurizio Bettini rielabora il mito di Medea in una “nuova” narrazione che ne ripercorre, in chiave quasi “simbolico-immaginativa”, gli snodi essenziali, assumendo paradossalmente come terminus a quo non già l’inizio della storia di Medea, bensì la sua fine («Adesso però i viaggi erano finiti…»). Il risultato è una ulteriore modellizzazione del mito. Nel porre al centro il punto di vista della stessa Medea («Di quanto era avvenuto in quella città Medea non ricordava tutto…

 

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