Copertina Biblioteca di Classico Contemporaneo

La clemenza negli Ab urbe condita libri: tra percezione liviana e ideologia augustea

Scritto da Elisa Della Calce.

The role of clemency in Livy’s AUC is influenced by both the historical context in which they were composed, and the ideological value attributed to this concept in Livy’s day: portraits of sovereigns (cf. e.g. Liv. 1, 26, 5-8) as well as of heroic figures like Camillus and Scipio Africanus allow us to spotlight some analogies with Augustus’ policy. Particular attention is paid to the relationship between clemency and concord (Liv. 1, 11 and 3, 58): despite concerning episodes of Rome’s most ancient history, this relationship turns out to be particularly important in the aftermath of Actium, thereby revealing Livy’s attention to the political climate of his own day.

Il ruolo della clemenza nelle Storie liviane può risentire del contesto storico di composizione dell’opera, nonché del differente valore ideologico che è stato attribuito al concetto nel corso dell’età contemporanea all’autore: ritratti di sovrani (ad es. Liv. 1, 26, 5-8) o figure dalla statura eroica (ad es. Camillo e Scipione l’Africano) consentono di individuare alcune consonanze con il paradigma augusteo di governo. Nel presente contributo, un’attenzione particolare è dedicata al legame tra clemenza e concordia: pur riscontrabile in episodi inerenti alla storia più antica di Roma (Liv. 1, 11 e 3, 58), esso acquisisce nuova importanza all’indomani della vittoria definitiva di Ottaviano e consente, pertanto, di sottolineare l’attenzione dello storico per la temperie politica a lui coeva.

 

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