Copertina Biblioteca di Classico Contemporaneo

Omero e Virgilio: vite parallele

Scritto da Nicolò Campodonico.

Abstract 

 Il confronto tra Omero e Virgilio, come massimi autori della letteratura greca e latina, si estese, già nell’antichità, alle tradizioni aneddotiche e biografiche che circolavano su di loro, spesso costruite su interpretazioni autobiografiche delle loro opere o su schemi narrativi ricorrenti. In questo articolo, intendo suggerire che la tradizione aneddotica su Omero influenzò, sotto vari aspetti, quella su Virgilio, riflettendo sul piano biografico le loro analogie letterarie. In primo luogo, molti aneddoti sono attestati sia per Omero sia per Virgilio: entrambi si dedicarono alla poesia fin da giovani, scrissero epigrammi contro maestri di scuola, composero opere giovanili scherzose, donarono testi ad amici che li divulgarono a proprio nome, viaggiarono per documentarsi e scrissero i propri epitafi. Il fatto che queste analogie siano costruite per fare di Virgilio il corrispettivo latino di Omero è comprovato dalla frequente menzione di quest’ultimo nelle Vitae Vergilianae. Per esempio, Foca enfatizza la competizione tra Omero e Virgilio, campioni delle due letterature, mentre la Vita di Svetonio-Donato rileva che Virgilio ebbe critici come lo stesso Omero, a dimostrazione della sua abilità emulativa. In conclusione, la narrazione della vita di Virgilio secondo schemi attestati già per Omero contribuisce a rafforzare il suo ruolo al vertice del canone letterario latino, in linea con la vocazione eminentemente storico-letteraria delle antiche biografie dei poeti. 


 The comparison between Homer and Virgil, as the foremost authors of Greek and Latin literature, extended already in antiquity to the anecdotal and biographical traditions circulating about them, which were often built on autobiographical interpretations of their works or recurring narrative patterns. In this article, I intend to suggest that the anecdotal tradition around Homer influenced, in various ways, that concerning Virgil, thereby reflecting on a biographical level their literary relationships. Firstly, many anecdotes are attested for both Homer and Virgil: both devoted themselves to poetry from an early age, composed epigrams targeting schoolteachers, wrote playful juvenile poems, gifted works to friends who published them under their own names, travelled for research purposes, and composed their own epitaphs. These parallelisms were constructed to present Virgil as the Latin counterpart to Homer, given the frequent mention of the latter in the Vitae Vergilianae. For instance, Phocas emphasizes the rivalry between Homer and Virgil, as champions of their respective literatures, and the Vita by Suetonius-Donatus notes that Virgil had critics just like Homer, as proof of his emulative skills. In conclusion, the narration of Virgil’s life according to patterns already attested for Homer contributes to reinforcing his role at the summit of the Latin literary canon, in keeping with the explicitly historical-literary orientation of ancient poets’ biographies. 

 

 

 

 

 

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