Una nota a Maxim. Eleg. 1, 63
This paper is devoted to an overall analysis of the much-debated line 63 from Maximian’s Elegy I. After a brief presentation of the context of Elegy I, the author provides a re-examination of the different interpretations of the almost unanimously transmitted text (uenali corpore), as well as of all conjectures proposed so far by editors and scholars (uernali corpore; uernanti corpore; iuuenali corpore; geniali corpore). The article is concluded by a new attempt to defend the paradosis: Maximian does not allude to any supposed inclination to prostitution, but rather emphasises his attractiveness by means of the contrastive adoption of a distinctive feature of elegiac puellae (Prop. 2, 16, 19-22), in a city, Rome, where everything is up for sale (cf. Sall. Iug. 8, 1; 20, 1).
Il presente contributo è dedicato all’analisi complessiva del discusso verso 63 della prima Elegia di Massimiano. Dopo una presentazione del contesto del passo e del testo tràdito pressoché unanimemente (uenali corpore), si offre un riesame delle sue differenti interpretazioni, così come dei tentativi di congettura finora proposti (uernali corpore; uernanti corpore; iuuenali corpore; geniali corpore). Segue un nuovo tentativo di difesa della paradosi: con le parole uenali corpore Massimiano non intende alludere ad un proprio indulgere alla prostituzione, ma enfatizza la sua appetibilità giovanile attraverso l’adozione – rovesciata di segno – di uno dei tipici tratti delle puellae elegiache (Prop. 2, 16, 19-22), in una città, Roma, nella quale tutto è in vendita (cf. Sall. Iug. 8, 1; 20, 1).
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