Il latino nell’opera di David Foster Wallace
Abstract
L’intero corpus di David Foster Wallace è caratterizzato da un costante ricorso al plurilinguismo, inteso tanto in senso sincronico quanto in ottica diacronica. In questo aspetto rientra l’impiego del latino classico, di cui il narratore, senza pretese di specialismo, si serve a più livelli. Nonostante emergano alcune imprecisioni e qualche passo risulti discutibile, è prevalente un utilizzo del latino come lingua viva: esso è animato da un concreto interesse per la grammatica normativa ed è arricchito dalla presenza di riflessioni saldamente ancorate alla linguistica storica. In assenza di indagini sistematiche rivolte al rapporto tra Wallace e il latino, il presente studio si propone di avviare un’analisi su diverse casistiche, che spaziano dal generale legame dello scrittore con la cultura classica fino a più minute questioni connesse all’uso: tali elementi, benché frutto di uno spoglio ancora parziale, permettono di isolare alcune peculiari tendenze stilistiche che ad oggi non sembrano essere state ancora approfondite a pieno.