Il latino come strumento di mediazione culturale. Un’esperienza didattica in classi multietniche

Scritto da Cristiana Franco. Pubblicato in: Ricerca e sperimentazione didattica

In questi anni di rapide trasformazioni si avverte la necessità di ripensare gli obiettivi propri di ciascun settore educativo. Lingue e culture classiche sono da tempo accusate di essere saperi obsoleti, il cui ruolo all’interno del sistema sarebbe da ridimensionare radicalmente. Per rispondere efficacemente a queste critiche non basta appellarsi a pur valide ragioni storico-culturali e a una generica utilità formativa del greco e del latino; occorre uno sforzo di rinnovamento metodologico e di ripensamento epistemologico, che sappia rimettere i nostri saperi in gioco nel dibattito culturale contemporaneo e dialogare con la società e il territorio, identificando nuove possibili utilità del classico. Nel contesto delle nuove classi multiculturali lo studio del latino può ad esempio essere uno spazio non solo per sviluppare una maggiore competenza linguistica, ma anche per esercitare pratiche di dialogo interculturale. La lingua-cultura dei romani stimola infatti in modo del tutto peculiare la riflessione sulle differenze: se è vero che i classici sono per molti aspetti gli “antenati” della cultura occidentale, essi meritano di essere confrontati con tradizioni linguistico-culturali extra-europee per rivelare fenomeni di distanza/convergenza, di riuso/abbandono, di persistenza e di negoziazione utili ad educare le giovani generazioni a una concezione flessibile e dialogica delle identità culturali.

Imparare la retorica con lo Pseudo-Quintiliano: diario di un’esperienza

Scritto da Alessandra Rolle. Pubblicato in: Ricerca e sperimentazione didattica

Dal marzo 2014 all’agosto 2015 presso l’Université de Lausanne è stato condotto un progetto (finanziato dal Fondo Nazionale Svizzero della ricerca scientifica) destinato alla diffusione nelle scuole superiori della declamazione latina. Lo scopo del progetto era quello di rendere, per così dire, le declamazioni al contesto di riferimento loro proprio, ma da cui sono ormai del tutto escluse, quello cioè dell’insegnamento scolastico secondario. Gli allievi di 11 classi delle superiori del Cantone Vaud sono stati iniziati così alla pratica della declamazione attraverso il tema di una declamazione antica, la prima Declamazione Maggiore dello Pseudo-Quintiliano, nella quale si accusano vicendevolmente dell’omicidio di un pater familias il figlio di primo letto di questo, cieco, e la seconda moglie. Gli allievi hanno dovuto produrre (in francese) una controversia basata su questo tema e poi declamarla davanti a un’altra classe seguendo le regole dell’actio antica. I risultati promettenti di quest’esperienza dimostrano l’assoluta vitalità e modernità della pratica della declamazione antica anche nella scuola dei giorni nostri.

 

Latine disco et ludo: un corso di avviamento alla lingua e alla cultura latina per la terza media

Scritto da Alberto Pavan. Pubblicato in: Ricerca e sperimentazione didattica

Il corso, nato dalla necessità di contrastare la dispersione scolastica al ginnasio attraverso un rafforzamento della motivazione e dei prerequisiti ancora in fase di orientamento, si propone di avviare gli studenti di terza media allo studio non solo della lingua, ma anche della cultura latina con una didattica varia e coinvolgente.

Il progetto “Oikeiôsis”: traduzione cooperativa e marcatura websemantica dell’Epistula ad Lucilium 121 di Seneca

Scritto da Pietro Li Causi. Pubblicato in: Ricerca e sperimentazione didattica

L’articolo descrive un’attività di traduzione cooperativa di un’epistola senecana svolta in una classe V di un Liceo Scientifico di Palermo. Oltre alla traduzione, la classe ha lavorato all’etichettatura del testo originale latino. La traduzione è stata pubblicata su https://epistula121.tk, mentre l’etichettatura, da poco terminata, verrà consegnata al network di ricerca internazionale «GDRi Zoomathia», che sta lavorando allo sviluppo di un data base websemantico di testi, immagini e resti archeologici per lo studio della zoologia antica e medievale.