Rossana Valenti, Le forme latine della scienza: il “Dynamica de potentia” di W.G. Leibniz, Paolo Loffredo Iniziative Editoriali srl (Studi Latini, 87), Napoli-Catania 2015, E. 19,50 (ISBN 978 88 993 0613 7).
Nell’età moderna, la storia del latino si intreccia in modo indissolubile alla scienza, che fino al XVIII secolo usa questa lingua come strumento di comunicazione per annunciare le nuove dimensioni del cosmo, e definire l’intera tassonomia del reale. Un ruolo decisivo in questo processo è svolto da Leibniz, che, pur lavorando fin dalla giovinezza al progetto di una characteristica universalis, un idioma enciclopedico di tipo matematico, propose di servirsi del latino – un latino ‘semplificato’, privo di flessioni e generi – come lingua universale. Viene qui presentata la traduzione dal latino di una sezione dell’opera leibniziana Dynamica de potentia, un libro sulla meccanica, scritto dopo il 1690, che è stato rimaneggiato molte volte e di cui manca una traduzione in italiano: l’analisi della Sectio III 1-18, che tratta dell’urto (per Leibniz il fenomeno fondamentale di tutta la fisica), mette in evidenza le caratteristiche dell’impianto espositivo e il modello di scrittura scientifica adottati dal grande filosofo.
Premessa
Scienza e linguaggio: il latino di Leibniz
Dynamica de Potentia et Legibus Naturae Corporeae.
Sectio III – De concursu corporum
Nota introduttiva
Il testo latino
La traduzione
Indice degli autori citati
Bibliografia