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Rivista online di studi
su antichità classica e cultura contemporanea

In collaborazione con la Consulta Universitaria di Studi Latini
CLASSE A

n. 11

        rivista annuale
        anno 11 · numero 11
        anno 2025

 

Epic Catalogues and the Poetics of Mythmaking: Ovid’s Metamorphoses and Dracontius’ Hylas

Scritto da Sophia Papaioannou. Pubblicato in: Orizzonti - dossier n.11

 Abstract 

L’articolo prende in esame la funzione dei cataloghi epici come strumenti di mitopoiesi, concentrandosi sulle Metamorfosi di Ovidio e l’Hylas di Draconzio. Lungi dal rappresentare meri elenchi, i cataloghi si dimostrano strumenti narrativi che consentono al poeta di sperimentare con la tradizione mitologica. Nell’episodio ovidiano della caccia al cinghiale di Calidonia (Met. 8), l’esteso catalogo di eroi rappresenta un intervento consapevole sulle tradizioni epiche precedenti. Inserendo in posizioni chiave figure che hanno ruoli specifici nel mito epico, come Fenice, Acasto, Ceneo e Mopso, Ovidio si serve del catalogo per sottolineare la fluidità del mito e la sua apertura a riscritture autoriali. Il catalogo diviene quindi sede di dialogo intertestuale e di innovazione mitografica, e consente a Ovidio di esplorare, riorganizzare e anche correggere i suoi predecessori.

In età tardo-antica, Draconzio prosegue questa pratica mitopoietica nel suo Hylas, dove un catalogo delle trasformazioni di Giove – adattato dall’arazzo di Aracne di Ov. Met. 6 – è contenuto nel discorso di Venere a Cupido. Il riuso di materiale ovidiano sottolinea la persistente malleabilità del mito all’interno della struttura catalogica.

I cataloghi epici non sono strutture formali statiche, ma strumenti di creatività letteraria e di autorialità mitica attraverso i quali i poeti affermano la propria autorità, negoziano la tradizione, si fanno parte attiva nella continua costruzione della memoria culturale.

The paper examines how epic catalogues function as tools of mythmaking, focusing on Ovid’s Metamorphoses and Dracontius’ Hylas. Far from being mere lists, catalogues are shown to be dynamic narrative devices that enable poets to experiment with mythological tradition. In Ovid’s Calydonian boar hunt episode (Met. 8), the extensive catalogue of heroes is a self-aware intervention into earlier epic traditions. By inserting in key places figures like Phoenix, Acastus, Caeneus and Mopsus, with distinct role in epic myth, Ovid uses the catalogue to comment on the fluidity of myth and its susceptibility to authorial redefinition. The catalogue thus becomes a site for intertextual dialogue and mythographic innovation, allowing Ovid to explore, reorder, and even correct his poetic predecessors.

Dracontius, writing in Late antiquity, continues this mythmaking practice in his Hylas, where a catalogue of Jupiter’s transformations – adapted from Arachne’s tapestry in Ov. Met. 6 – appears in Venus’ speech to Cupid. This reuse of Ovidian material highlights the enduring malleability of myth through catalogic structure.

Epic catalogues are not static features of form, but instruments of literary creativity and mythic authorship – tools by which poets assert authority, negotiate tradition, and actively participate in the ongoing construction of cultural memory.

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Sommario del n. 11

CLASSICOCONTEMPORANEO È SOTTOPOSTO ALLA PROCEDURA DI PEER REVIEW SECONDO GLI STANDARD INTERNAZIONALI

Di seguito è disponibile l'indice completo del numero diviso per le sezioni tematiche della rivista.
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Orizzonti

Responsabile di sezione: Rosa Rita Marchese

In Orizzonti trovano ospitalità le voci di chi fa ricerca umanistica nelle università e individua come una responsabilità propria di tale ricerca la formulazione di domande sul significato e sulla funzione sociale e politica dei propri studi. La sezione vuole offrire visibilità ai diversi modi in cui in Italia, in Europa e nel mondo le istituzioni accademiche producono linee di ricerca che promuovono, in una relazione costruttiva con il presente, il rapporto con l’antico. Entro questo spazio aperto al dialogo tra attività scientifica e domande di senso, la sottosezione Voci dal mondo intende dare spazio ai contributi e, soprattutto, alle esperienze didattiche provenienti dal panorama internazionale, con lo scopo principale di condividere informazioni e materiali in diverse lingue (inglese, francese, tedesco, spagnolo); tali materiali potranno anche avere meno attinenza con il tema monografico del numero.

Dossier
Latina Didaxis XXXVII. Il mito e le sue varianti.
A cura di Alice Bonandini, Gabriella Moretti, Biagio Santorelli

 
Saggi

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Ricerca e sperimentazione didattica

Responsabile di sezione: Pietro Li Causi

La sezione ospita documenti, racconti, bilanci critici di esperienze didattiche, progetti laboratoriali, interventi pedagogici, pensati in riferimento al mondo antico. Propone uno spazio operativo di confronto fra contesti differenti (la scuola, l’università, il “sociale”) e approcci diversi all’antico, inteso nella sua accezione più ampia: in rapporto all’insegnamento delle lingue classiche, ma anche allo studio di testi e monumenti nei loro aspetti letterari, culturali, iconografici, come pure in relazione alla pratica teatrale, alla rilettura del mito, alle varie possibili forme di rivisitazione creativa dell’antico.

Titubanti Testi

Responsabile di sezione: Marco Formisano

La sezione Titubanti Testi accoglie articoli scritti da due autori, di preferenza afferenti ad ambiti disciplinari o professionali diversi e secondo le modalità che loro stessi vorranno darsi, in una oppure in due lingue diverse, evitando un eccessivo apparato erudito nelle note a piè di pagina nonché lunghi riferimenti bibliografici. Gli articoli non sono scritti a quattro mani, non sono cioè concepiti di concerto: ogni autore ha composto la propria parte senza consultarsi con l’altro, favorendo così la disgiunzione piuttosto che l’usuale armonizzazione dei punti di vista. Lo scopo principale è di mettere a confronto in un unico saggio letture, metodi ermeneutici, prospettive disciplinari, linguaggi critici, stili intellettuali e di ricerca diversi tra di loro, persino contrastanti, sulla base della discussione di un testo antico, greco o latino, o anche di un testo più recente che rientri in qualche modo nella tradizione classica, in costante dialogo con la contemporaneità. Il testo, antico o moderno, potrà essere proposto dai due autori stessi o su invito degli editori della rivista.

La sezione è ispirata alla serie di incontri on line “Titubanti Testi. Binomio di lettura”.