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Rivista online di studi
su antichità classica e cultura contemporanea

In collaborazione con la Consulta Universitaria di Studi Latini
CLASSE A

n. 11

        rivista annuale
        anno 11 · numero 11
        anno 2025

 

Attraversare l’ignoto. Lo sguardo sul paesaggio nel viaggio romano, dall’Eneide al De reditu suo

Scritto da Grazia Aiello. Pubblicato in: Orizzonti - saggi

 Abstract 

Il presente contributo propone un’analisi comparativa dell’Eneide di Virgilio e del De reditu suo di Rutilio Namaziano, adottando una metodologia interdisciplinare che integra l’approccio filologico con prospettive antropologiche e geocritiche. L’indagine si concentra sul ruolo del paesaggio come dispositivo narrativo e simbolico nella rappresentazione della mobilità, e sull’azione dello sguardo su di esso.

Nell’epica virgiliana, l’insieme delle terre esplorate si fa attore narrativo, che si configura come orizzonte percettivo e simbolico e partecipa del progetto politico-culturale di Roma, fungendo da proiezione del futuro. Per Rutilio il viaggio, dal tono elegiaco e disincantato, offre un punto di vista sui luoghi noti e familiari, segnati dalla perdita e dalla frammentazione. Entrambi i testi mettono in scena soggetti in transito, sospesi tra un’origine in crisi e un approdo incerto. La dimensione interstiziale diviene, così, spazio di trasformazione identitaria. In una prospettiva più ampia, il confronto fra i due poemi sollecita una riflessione sul significato del viaggio e del dislocamento, offrendo categorie interpretative che si prestano anche alla riflessione sulle attuali dinamiche migratorie.

This paper presents a comparative analysis of Virgil’s Aeneid and Rutilius Namatianus’ De reditu suo, adopting an interdisciplinary methodology that combines philological analysis with anthropological and geocritical perspectives. The study focuses on the role of landscape as both a narrative and symbolic device in the representation of mobility, and on the gaze that acts upon it.

In Virgil’s epic, the various lands explored become narrative agents, functioning as perceptual and symbolic horizons that contribute to Rome’s political and cultural project, serving as projections of a future ideal. For Rutilius, the journey – elegiac and disenchanted in tone – offers a perspective on familiar and well-known places, marked by loss and fragmentation.

Both texts depict subjects in transit, suspended between a fractured origin and an uncertain destination. The interstitial dimension thus emerges as a space of identity transformation.

From a broader perspective, the comparison between the two poems invites reflection on the meaning of travel and displacement, offering interpretive categories that may also prove useful in examining contemporary migratory dynamics.… 

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Sommario del n. 11

CLASSICOCONTEMPORANEO È SOTTOPOSTO ALLA PROCEDURA DI PEER REVIEW SECONDO GLI STANDARD INTERNAZIONALI

Di seguito è disponibile l'indice completo del numero diviso per le sezioni tematiche della rivista.
Fai clic su un titolo di sezione per espandere l'indice degli articoli contenuti.

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Orizzonti

Responsabile di sezione: Rosa Rita Marchese

In Orizzonti trovano ospitalità le voci di chi fa ricerca umanistica nelle università e individua come una responsabilità propria di tale ricerca la formulazione di domande sul significato e sulla funzione sociale e politica dei propri studi. La sezione vuole offrire visibilità ai diversi modi in cui in Italia, in Europa e nel mondo le istituzioni accademiche producono linee di ricerca che promuovono, in una relazione costruttiva con il presente, il rapporto con l’antico. Entro questo spazio aperto al dialogo tra attività scientifica e domande di senso, la sottosezione Voci dal mondo intende dare spazio ai contributi e, soprattutto, alle esperienze didattiche provenienti dal panorama internazionale, con lo scopo principale di condividere informazioni e materiali in diverse lingue (inglese, francese, tedesco, spagnolo); tali materiali potranno anche avere meno attinenza con il tema monografico del numero.

Dossier
Latina Didaxis XXXVII. Il mito e le sue varianti.
A cura di Alice Bonandini, Gabriella Moretti, Biagio Santorelli

 
Saggi

Presenze classiche: Pagina, Schermo, Scena, Arti visive e comunicazione

Responsabile di sezione: Rossana Valenti

La sezione dedicata alle Presenze classiche è intesa a selezionare produzioni recenti – di letteratura, teatro, cinema, musica, arti visive – ispirate al mondo classico, sul filo del rapporto, problematico e suggestivo, tra il “classico”, sistema di valori per definizione al di là delle mode e delle contingenze, e il “contemporaneo”, l’odierno, l’attualità più stringente.

Ricerca e sperimentazione didattica

Responsabile di sezione: Pietro Li Causi

La sezione ospita documenti, racconti, bilanci critici di esperienze didattiche, progetti laboratoriali, interventi pedagogici, pensati in riferimento al mondo antico. Propone uno spazio operativo di confronto fra contesti differenti (la scuola, l’università, il “sociale”) e approcci diversi all’antico, inteso nella sua accezione più ampia: in rapporto all’insegnamento delle lingue classiche, ma anche allo studio di testi e monumenti nei loro aspetti letterari, culturali, iconografici, come pure in relazione alla pratica teatrale, alla rilettura del mito, alle varie possibili forme di rivisitazione creativa dell’antico.

Titubanti Testi

Responsabile di sezione: Marco Formisano

La sezione Titubanti Testi accoglie articoli scritti da due autori, di preferenza afferenti ad ambiti disciplinari o professionali diversi e secondo le modalità che loro stessi vorranno darsi, in una oppure in due lingue diverse, evitando un eccessivo apparato erudito nelle note a piè di pagina nonché lunghi riferimenti bibliografici. Gli articoli non sono scritti a quattro mani, non sono cioè concepiti di concerto: ogni autore ha composto la propria parte senza consultarsi con l’altro, favorendo così la disgiunzione piuttosto che l’usuale armonizzazione dei punti di vista. Lo scopo principale è di mettere a confronto in un unico saggio letture, metodi ermeneutici, prospettive disciplinari, linguaggi critici, stili intellettuali e di ricerca diversi tra di loro, persino contrastanti, sulla base della discussione di un testo antico, greco o latino, o anche di un testo più recente che rientri in qualche modo nella tradizione classica, in costante dialogo con la contemporaneità. Il testo, antico o moderno, potrà essere proposto dai due autori stessi o su invito degli editori della rivista.

La sezione è ispirata alla serie di incontri on line “Titubanti Testi. Binomio di lettura”.