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Rivista online di studi
su antichità classica e cultura contemporanea

In collaborazione con la Consulta Universitaria di Studi Latini
CLASSE A

n. 9

rivista annuale
anno 9 · numero 9
anno 2023

 

Il tardo antico come contemporaneo? Identificazione e alterità di un’età non classica

Scritto da Marco Formisano. Pubblicato in: Orizzonti

Molto spesso lo studio del passato, in particolare dell’antichità classica, viene implicitamente giustificato dal bisogno di identificarsi con esso non solo per trarne insegnamento ma soprattutto al fine di conferire profondità storica al nostro tempo. Un tale approccio prevede quindi che la ricerca si orienti verso quegli aspetti o quelle epoche con cui si crede di avere un’affinità. Ciò è stato fatto anche per la tarda antichità che sin dalla fine del XVIII secolo è stata percepita come l’epoca di crisi per eccellenza in cui rispecchiare le ansie attuali. Ma è possibile percepire il passato senza sentire il bisogno di identificarvisi, cioè come irrimediabilmente altro da noi? Ma non si tratta soltanto dell’alterità del passato rispetto al presente. L’età tardoantica, anche a causa della sua definizione ex negativo che indica la sua sempre irrisolta inattualità, può offrire un punto d’appoggio alla contemporaneità ma a patto che si definisca il contemporaneo come età che mai si appartiene e che esiste solo come sfasatura con il proprio tempo.

 

The study of the past, and in particular of classical antiquity, is often implicitly justified by the need to identify ourselves with it, not only to learn from it but also for the purpose of adding historical depth to our own times. Such an approach implies that scholarly research will be oriented towards those features or periods of the past with which a certain affinity is assumed. This has been the case for late antiquity, which since the end of the eighteenth century has been perceived as the era of crisis par excellence, one in which contemporary anxieties can be mirrored. But is it possible to perceive the past without feeling the need to identify with it, in other words is it possible to perceive it as irreducibly different from us? And there is more at stake than the otherness of the past in relation to the present. The period now known as “late antiquity,” not least because of its definition in negative terms as inherently untimely, can indeed provide a point of reference for the contemporary, but only provided it is defined as a period which never belongs to itself and which exists only in disjunction with its own time.

 

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Sommario del n. 9

CLASSICOCONTEMPORANEO È SOTTOPOSTO ALLA PROCEDURA DI PEER REVIEW SECONDO GLI STANDARD INTERNAZIONALI

Di seguito è disponibile l'indice completo del numero diviso per le sezioni tematiche della rivista.
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Orizzonti

Responsabile di sezione: Rosa Rita Marchese

In Orizzonti trovano ospitalità le voci di chi fa ricerca umanistica nelle università e individua come una responsabilità propria di tale ricerca la formulazione di domande sul significato e sulla funzione sociale e politica dei propri studi. La sezione vuole offrire visibilità ai diversi modi in cui in Italia, in Europa e nel mondo le istituzioni accademiche producono linee di ricerca che promuovono, in una relazione costruttiva con il presente, il rapporto con l’antico. Entro questo spazio aperto al dialogo tra attività scientifica e domande di senso, la sottosezione Voci dal mondo intende dare spazio ai contributi e, soprattutto, alle esperienze didattiche provenienti dal panorama internazionale, con lo scopo principale di condividere informazioni e materiali in diverse lingue (inglese, francese, tedesco, spagnolo); tali materiali potranno anche avere meno attinenza con il tema monografico del numero.

 



Presenze classiche: Pagina, Schermo, Scena, Arti visive e comunicazione

Responsabile di sezione: Rossana Valenti

La sezione dedicata alle Presenze classiche è intesa a selezionare produzioni recenti – di letteratura, teatro, cinema, musica, arti visive – ispirate al mondo classico, sul filo del rapporto, problematico e suggestivo, tra il “classico”, sistema di valori per definizione al di là delle mode e delle contingenze, e il “contemporaneo”, l’odierno, l’attualità più stringente.

Ricerca e sperimentazione didattica

Responsabile di sezione: Pietro Li Causi

La sezione ospita documenti, racconti, bilanci critici di esperienze didattiche, progetti laboratoriali, interventi pedagogici, pensati in riferimento al mondo antico. Propone uno spazio operativo di confronto fra contesti differenti (la scuola, l’università, il “sociale”) e approcci diversi all’antico, inteso nella sua accezione più ampia: in rapporto all’insegnamento delle lingue classiche, ma anche allo studio di testi e monumenti nei loro aspetti letterari, culturali, iconografici, come pure in relazione alla pratica teatrale, alla rilettura del mito, alle varie possibili forme di rivisitazione creativa dell’antico.