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Rivista online di studi
su antichità classica e cultura contemporanea

In collaborazione con la Consulta Universitaria di Studi Latini
CLASSE A

n. 10

        rivista annuale
        anno 10 · numero 10
        anno 2024

 

Al di là del comune sentimento del pudore. Il lessico dell’osceno tra aischrón e obscenum

Scritto da Franco Giorgianni. Pubblicato in: Orizzonti - saggi

 Abstract 

On the basis of a historically fluid definition, this paper focuses on terms, forms, rituals and poetics of the obscene, an incoercible dimension of the human, which entails a continuous, non-conformist solicitation of the ‘common sense of decency’. In this way, historical connections and entanglements emerge between the obscene ritual, its dramatisation on the stage of Old Comedy, and the desecrating and cathartic function of laughter. In short, dealing with the obscene to represent its complex functions – anthropological, aesthetic, social, and above all political – that have traditionally found expression in the biting and denigrating tones of invective and obscene language, of public ridicule of the powerful and the supreme authority. From the archaic iambic poets and Aristophanes, via Dante, de Sade, Belli, Bataille, Bianciardi and many others, to the new frontiers of the obscene: the word has now been replaced by the image, the verbal by the digital, the obscene by the pornographically voyeuristic, the ancient rhapsody by the contemporary rap, in a tourbillon of true and false poets competing in overcoming the limit of what, on stage and above all off it, is sayable and representable.

Sulla base di una definizione storicamente fluida, propongo un esame di termini, forme, rituali e poetiche dell’osceno, una dimensione incoercibile dell’umano, che comporta una continua, anticonformistica sollecitazione del “comune senso del pudore”. Facendo emergere connessioni e intrecci storici tra l’osceno rituale, la sua drammatizzazione sulla scena della Commedia Antica, e la funzione dissacrante e catartica del riso. Trattare l’osceno per rappresentarne le complesse funzioni – antropologica, estetica, sociale, e soprattutto politica – che hanno trovato espressione tradizionalmente nei toni graffianti e denigratori dell’invettiva e del turpiloquio, del pubblico ludibrio dei potenti e della somma autorità. Dal giambo arcaico ed Aristofane, passando per Dante, de Sade, Belli, Bataille, Bianciardi e tanti altri, sino alle nuove frontiere dell’osceno: alla parola si è ormai sostituita l’immagine, al verbale il digitale, all’osceno il pornograficamente voyeuristico, alla rapsodia antica il rap contemporaneo, in un tourbillon di veri e falsi poeti che gareggiano nel superamento del limite di ciò che, sulla scena e soprattutto fuori di essa, è dicibile e rappresentabile.

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Sommario del n. 10

CLASSICOCONTEMPORANEO È SOTTOPOSTO ALLA PROCEDURA DI PEER REVIEW SECONDO GLI STANDARD INTERNAZIONALI

Di seguito è disponibile l'indice completo del numero diviso per le sezioni tematiche della rivista.
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Orizzonti

Responsabile di sezione: Rosa Rita Marchese

In Orizzonti trovano ospitalità le voci di chi fa ricerca umanistica nelle università e individua come una responsabilità propria di tale ricerca la formulazione di domande sul significato e sulla funzione sociale e politica dei propri studi. La sezione vuole offrire visibilità ai diversi modi in cui in Italia, in Europa e nel mondo le istituzioni accademiche producono linee di ricerca che promuovono, in una relazione costruttiva con il presente, il rapporto con l’antico. Entro questo spazio aperto al dialogo tra attività scientifica e domande di senso, la sottosezione Voci dal mondo intende dare spazio ai contributi e, soprattutto, alle esperienze didattiche provenienti dal panorama internazionale, con lo scopo principale di condividere informazioni e materiali in diverse lingue (inglese, francese, tedesco, spagnolo); tali materiali potranno anche avere meno attinenza con il tema monografico del numero.

Dossier
Latina Didaxis XXXVI. Composizione nominale e giochi di parole nella cultura latina.

 

Saggi

Presenze classiche: Pagina, Schermo, Scena, Arti visive e comunicazione

Responsabile di sezione: Rossana Valenti

La sezione dedicata alle Presenze classiche è intesa a selezionare produzioni recenti – di letteratura, teatro, cinema, musica, arti visive – ispirate al mondo classico, sul filo del rapporto, problematico e suggestivo, tra il “classico”, sistema di valori per definizione al di là delle mode e delle contingenze, e il “contemporaneo”, l’odierno, l’attualità più stringente.

Ricerca e sperimentazione didattica

Responsabile di sezione: Pietro Li Causi

La sezione ospita documenti, racconti, bilanci critici di esperienze didattiche, progetti laboratoriali, interventi pedagogici, pensati in riferimento al mondo antico. Propone uno spazio operativo di confronto fra contesti differenti (la scuola, l’università, il “sociale”) e approcci diversi all’antico, inteso nella sua accezione più ampia: in rapporto all’insegnamento delle lingue classiche, ma anche allo studio di testi e monumenti nei loro aspetti letterari, culturali, iconografici, come pure in relazione alla pratica teatrale, alla rilettura del mito, alle varie possibili forme di rivisitazione creativa dell’antico.