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Rivista online di studi su antichità classica e cultura contemporanea
In collaborazione con la Consulta Universitaria di Studi Latini CLASSE A
Tra gli eventi culturali più attesi di questo 2020 un posto preminente spetta alla mostra romana sui Marmi Torlonia, che espone una selezione della più grande collezione privata di sculture antiche al mondo, rimasta per quasi mezzo secolo inaccessibile a chiunque. Allestita nei Musei Capitolini, doveva inizialmente aprire in aprile, ma a causa del Covid- 19 l’inaugurazione è slittata al 12 ottobre. A tutt’oggi però sono pochi coloro che l’hanno potuta visitare, perché il riacuirsi della pandemia ha imposto, dopo poche settimane, la chiusura generalizzata di musei e mostre.
This article presents the first study of the history and reception of the Medici Lions in connection with the cinema. The two Renaissance sculptures were carved from ancient Roman marble and inspired numerous variations in size and material. Since the 1840s, a marble pair and four additional lions, matching in appearance but with varying postures, have decorated the Vorontsov Palace at Alupka on the southern coast of the Crimea. Their history can be connected with the lion sculptures by Antonio Canova for the tomb of Pope Clement XIII in St. Peter’s. Three of the Alupka lions appeared at a climactic moment in Sergei Eisenstein’s film Battleship Potemkin (1925).
Il presente contributo propone un’analisi di alcuni luoghi di un necrologio contemporaneo in cui emergono temi, motivi ed espressioni formali riconducibili al cristianesimo, risalendo alla loro origine e ai loro modelli attraverso un confronto con una selezione di epitafi antichi greci e latini, prevalentemente in versi. Viene evidenziato in particolare il rovesciamento del tradizionale lessico del lutto e dei valori legati al compimento delle imprese individuali, in continuità, ancora oggi, con la pratica degli autori dei primi secoli del cristianesimo.
This paper deals with a selection of Christian themes and phrases in contemporary obituaries, which are compared with Christian models and Greek and Latin funerary epigrams. Particular variations of traditional themes, such as death, sorrow, deeds and glory, can be found in Christian epigrams and modern obituaries and show a significant level of continuity between ancient and contemporary practice.
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CLASSICOCONTEMPORANEO È SOTTOPOSTO ALLA PROCEDURA DI PEER REVIEW SECONDO GLI STANDARD INTERNAZIONALI
Di seguito è disponibile l'indice completo del numero diviso per le sezioni tematiche della rivista. Fai clic su un titolo di sezione per espandere l'indice degli articoli contenuti.
In Orizzonti trovano ospitalità le voci di chi fa ricerca umanistica nelle università e individua come una responsabilità propria di tale ricerca la formulazione di domande sul significato e sulla funzione sociale e politica dei propri studi. La sezione vuole offrire visibilità ai diversi modi in cui in Italia, in Europa e nel mondo le istituzioni accademiche producono linee di ricerca che promuovono, in una relazione costruttiva con il presente, il rapporto con l’antico. Entro questo spazio aperto al dialogo tra attività scientifica e domande di senso, la sottosezione Voci dal mondo intende dare spazio ai contributi e, soprattutto, alle esperienze didattiche provenienti dal panorama internazionale, con lo scopo principale di condividere informazioni e materiali in diverse lingue (inglese, francese, tedesco, spagnolo); tali materiali potranno anche avere meno attinenza con il tema monografico del numero.
Presenze classiche: Pagina, Schermo, Scena, Arti Visive e Comunicazione
Responsabile di sezione: Rossana Valenti
La sezione dedicata alle Presenze classiche è intesa a selezionare produzioni recenti – di letteratura, teatro, cinema, musica, arti visive – ispirate al mondo classico, sul filo del rapporto, problematico e suggestivo, tra il “classico”, sistema di valori per definizione al di là delle mode e delle contingenze, e il “contemporaneo”, l’odierno, l’attualità più stringente.
La sezione ospita documenti, racconti, bilanci critici di esperienze didattiche, progetti laboratoriali, interventi pedagogici, pensati in riferimento al mondo antico. Propone uno spazio operativo di confronto fra contesti differenti (la scuola, l’università, il “sociale”) e approcci diversi all’antico, inteso nella sua accezione più ampia: in rapporto all’insegnamento delle lingue classiche, ma anche allo studio di testi e monumenti nei loro aspetti letterari, culturali, iconografici, come pure in relazione alla pratica teatrale, alla rilettura del mito, alle varie possibili forme di rivisitazione creativa dell’antico.