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Rivista online di studi
su antichità classica e cultura contemporanea

In collaborazione con la Consulta Universitaria di Studi Latini
CLASSE A

n. 7

rivista annuale
anno 7 · numero 7
anno 2021

L’insegnamento del latino nei Pensieri sull’educazione di John Locke – con appunti sull’Esopo interlineare del 1703

Scritto da Francesco Lubian.

Abstract

Nella sua prima parte, il presente contributo si propone di indagare il ruolo ricoperto dall’insegnamento del latino nei Pensieri sull’educazione di John Locke (1693), inquadrando le proposte didattiche avanzate dal filosofo inglese (conversazione in lingua; traduzione interlineare; latino come lingua veicolare) all’interno del vivace dibattito che, fin dai decenni centrali del XVII secolo, aveva interessato il tradizionale metodo d’insegnamento delle grammar schools, ed evidenziando fra l’altro i debiti di Locke rispetto a Charles Hoole, il primo traduttore inglese dell’Orbis sensualium pictus di Comenio. Nella seconda parte, si prenderanno in esame le Aesop’s Fables in versione interlineare anglo-latina pubblicate da Locke nel 1703, offrendo il primo sistematico confronto fra la silloge lockiana e il suo riconosciuto modello, le Aesopi fabulae di Hoole, e mettendo in luce le strategie adoperate da Locke nell’adattamento dell’Esopo latino al principio dell’interlinearità, con particolare riferimento al diverso ordo verborum di latino e inglese.

In its first part, this contribution aims at investigating the role played by the teaching of Latin in John Locke’s Thoughts on Education (1693), framing the didactic proposals of the English philosopher (conversation in Latin; interlinear translation; use of Latin as vehicular language) within the lively debate that, since the central decades of the 17th century, had affected the traditional teaching method of grammar schools, and highlighting among other things Locke’s debts towards Charles Hoole, the first English translator of Comenius’ Orbis sensualium pictus. In the second part, I will examine the interlinear translation of Aesop’s Fables published by Locke in 1703, offering the first systematic comparison between the Lockean collection and its recognized model, Hoole’s Aesopi fabulae, and highlighting Locke’s strategies of adaptation of the text of the Latin Aesop, with particular reference to the diverging ordo verborum of Latin and English.

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Sommario del n. 7

CLASSICOCONTEMPORANEO È SOTTOPOSTO ALLA PROCEDURA DI PEER REVIEW SECONDO GLI STANDARD INTERNAZIONALI

Di seguito è disponibile l'indice completo del numero diviso per le sezioni tematiche della rivista.
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Omaggio a Giuseppe Pucci e Gianni Cipriani

Orizzonti

Responsabile di sezione: Rosa Rita Marchese

In Orizzonti trovano ospitalità le voci di chi fa ricerca umanistica nelle università e individua come una responsabilità propria di tale ricerca la formulazione di domande sul significato e sulla funzione sociale e politica dei propri studi. La sezione vuole offrire visibilità ai diversi modi in cui in Italia, in Europa e nel mondo le istituzioni accademiche producono linee di ricerca che promuovono, in una relazione costruttiva con il presente, il rapporto con l’antico. Entro questo spazio aperto al dialogo tra attività scientifica e domande di senso, la sottosezione Voci dal mondo intende dare spazio ai contributi e, soprattutto, alle esperienze didattiche provenienti dal panorama internazionale, con lo scopo principale di condividere informazioni e materiali in diverse lingue (inglese, francese, tedesco, spagnolo); tali materiali potranno anche avere meno attinenza con il tema monografico del numero.

Presenze classiche: Pagina, Schermo, Scena, Arti Visive e Comunicazione

Responsabile di sezione: Rossana Valenti

La sezione dedicata alle Presenze classiche è intesa a selezionare produzioni recenti – di letteratura, teatro, cinema, musica, arti visive – ispirate al mondo classico, sul filo del rapporto, problematico e suggestivo, tra il “classico”, sistema di valori per definizione al di là delle mode e delle contingenze, e il “contemporaneo”, l’odierno, l’attualità più stringente.

 
 

Ricerca e sperimentazione didattica

Responsabile di sezione: Pietro Li Causi

La sezione ospita documenti, racconti, bilanci critici di esperienze didattiche, progetti laboratoriali, interventi pedagogici, pensati in riferimento al mondo antico. Propone uno spazio operativo di confronto fra contesti differenti (la scuola, l’università, il “sociale”) e approcci diversi all’antico, inteso nella sua accezione più ampia: in rapporto all’insegnamento delle lingue classiche, ma anche allo studio di testi e monumenti nei loro aspetti letterari, culturali, iconografici, come pure in relazione alla pratica teatrale, alla rilettura del mito, alle varie possibili forme di rivisitazione creativa dell’antico.