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Rivista online di studi
su antichità classica e cultura contemporanea

In collaborazione con la Consulta Universitaria di Studi Latini
CLASSE A

n. 7

rivista annuale
anno 7 · numero 7
anno 2021

Falsi miti propagandistici: la Germania di Tacito e la costruzione dell’identità nazionale

Scritto da Cristiana Roffi.

Abstract

Il seguente intervento intende approfondire la ricezione della celebre opera di Tacito, la Germania, letta con entusiasmo dall’élite tedesca dei secoli XIX e XX che scorgeva nel volume dell’autore latino la prova storica delle virtù ancestrali della cultura germanica. Se nel testo è possibile rilevare un misto di ammirazione e critica per le popolazioni nordiche, l’esaltazione delle antiche tribù, profondamente radicate nel territorio, divenne un caposaldo del movimento nazista, che pretese di dimostrare l’appartenenza dei tedeschi ad una razza incontaminata. Un’attenzione particolare è stata riservata all’utilizzo dell’iconografia statuaria e della ritualizzazione della tradizione tramite la propaganda. A tal riguardo, è stato scelto come caso di studio il monumento eretto a Detmold, luogo della battaglia di Teutoburgo e dedicato ad Arminio. Visitato ancora oggi, il sito testimonia l’inesauribile ricerca di una forte identità nazionale, la riscoperta di un’Heimat in cui tutti i tedeschi possano sentirsi rappresentati.

 

This paper aims to deepen the reception of Tacitus famous work, the Germania, which was read with enthusiasm by the German élite who saw in the Latin author’s volume the historical proof of the ancestral virtues of the Germanic culture. If in the text it is possible to notice a mixture of admiration and disapproval against the populations from the north, the exaltation of ancient tribes, deeply rooted in the territory, became a milestone of the Nazi Party, which claimed to demonstrate their belonging to a pure race. A special attention was paid to the use of statuary iconography and the ritualization of tradition through the propaganda. In this regard, the monument erected in Detmold, site of the Battle of Teutoburg Forest and dedicated to Arminius, was chosen as a case study. The site, which remains a popular destination, symbolizes the unlimited search for a strong national identity, the rediscovery of a Heimat where all Germans could feel represented.

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Sommario del n. 7

CLASSICOCONTEMPORANEO È SOTTOPOSTO ALLA PROCEDURA DI PEER REVIEW SECONDO GLI STANDARD INTERNAZIONALI

Di seguito è disponibile l'indice completo del numero diviso per le sezioni tematiche della rivista.
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Omaggio a Giuseppe Pucci e Gianni Cipriani

Orizzonti

Responsabile di sezione: Rosa Rita Marchese

In Orizzonti trovano ospitalità le voci di chi fa ricerca umanistica nelle università e individua come una responsabilità propria di tale ricerca la formulazione di domande sul significato e sulla funzione sociale e politica dei propri studi. La sezione vuole offrire visibilità ai diversi modi in cui in Italia, in Europa e nel mondo le istituzioni accademiche producono linee di ricerca che promuovono, in una relazione costruttiva con il presente, il rapporto con l’antico. Entro questo spazio aperto al dialogo tra attività scientifica e domande di senso, la sottosezione Voci dal mondo intende dare spazio ai contributi e, soprattutto, alle esperienze didattiche provenienti dal panorama internazionale, con lo scopo principale di condividere informazioni e materiali in diverse lingue (inglese, francese, tedesco, spagnolo); tali materiali potranno anche avere meno attinenza con il tema monografico del numero.

Presenze classiche: Pagina, Schermo, Scena, Arti Visive e Comunicazione

Responsabile di sezione: Rossana Valenti

La sezione dedicata alle Presenze classiche è intesa a selezionare produzioni recenti – di letteratura, teatro, cinema, musica, arti visive – ispirate al mondo classico, sul filo del rapporto, problematico e suggestivo, tra il “classico”, sistema di valori per definizione al di là delle mode e delle contingenze, e il “contemporaneo”, l’odierno, l’attualità più stringente.

 
 

Ricerca e sperimentazione didattica

Responsabile di sezione: Pietro Li Causi

La sezione ospita documenti, racconti, bilanci critici di esperienze didattiche, progetti laboratoriali, interventi pedagogici, pensati in riferimento al mondo antico. Propone uno spazio operativo di confronto fra contesti differenti (la scuola, l’università, il “sociale”) e approcci diversi all’antico, inteso nella sua accezione più ampia: in rapporto all’insegnamento delle lingue classiche, ma anche allo studio di testi e monumenti nei loro aspetti letterari, culturali, iconografici, come pure in relazione alla pratica teatrale, alla rilettura del mito, alle varie possibili forme di rivisitazione creativa dell’antico.